| CITAZIONE (Jeff Walker @ 22/9/2007, 14:06) a quella sessione nn c'ero
e inoltre chi m iha controllato ha interpretato male,non m isarei mai preoccupato per la sorte di Galdor è_é 
CITAZIONE (Jeff Walker @ 22/9/2007, 14:06) un giorno potrai scrivere il libro" Le Terre Dietro L'Angolo"
Comunque, adesso tenetevi forte, perché inizia la Seconda Parte (bella lunga peraltro  )!!!
Una richiesta: vi preego, postaate dopo aver letto, datemi soddisfazione, commentatemi, criticatemi, schernitemi, pestatemi ma fatemi sentire che ci siete, vi preeeego :buuu: !!!!! Dal Diario di un Chierico... Le Avventure delle Terre Dietro l’Angolo Capitolo 6 - L'esplorazione della torreF uori dalla torre Dorian, che aveva deciso di non entrare per rimanere a fare la guardia, si rende conto che Joif è ancora nella foresta a cercare di travestirsi da uccello, così lo va a cercare per dirgli che ormai era già tutto sistemato e che poteva anche venirsene ora; quando lo raggiunge lo trova ancora alle prese con il travestimento, venuto così male che lo fa sembrare una botte, piuttosto che un uccello. Evitando commenti sarcastici sul lavoro del compagno, il Chierico inizia a parlare, ma prima che abbia detto quattro parole Joif lo zittisce dicendo che non riesce a concentrarsi con le sue ciance nelle orecchie; irritato dal suo compagno, Dorian si avvicina al Bardo con l’intento di strappargli di dosso quegli orribili pezzi di corteccia ma questo, intuite probabilmente le intenzioni del Chierico, fa un balzo all’indietro e con gli occhi fuori dalle orbite lo minaccia dicendogli che lo avrebbe ucciso se solo avesse provato a fare qualcosa per distruggere il suo prezioso lavoro. Dorian, stanco di quell’imbecille gira le spalle e lo lascia lì senza riferirgli che “il suo prezioso lavoro” era diventato inutile dato che i Derro erano già morti.
Intanto dentro la torre i nostri eroi Kerwyn, Veit, Galdor, Xanter e Inejhas sono entrati nella stanza, e si trovano davanti altri tre Derro che non li notano neppure, e rimangono seduti su un tappeto intorno ad un Narghilè a fumare e a canticchiare canzoni dei Beatles, un gruppo di Bardi molto famosi in tutte le Terre Dietro l’Angolo. Veit si sente frustrato dall’apatia dei suoi nemici, e cerca di farli rinsavire prendendone uno e colpendolo violentemente, ma anche quest’azione si rivela inutile. Xanter allora ne lega uno e se lo carica sulle spalle, mentre Kerwyn stende gli altri due col suo fidato Manganello, dopodiché insieme a Galdor si mettono a cercare per la stanza qualche indizio prezioso o qualcos’altro di utile; Xanter scopre che una piastrella del pavimento ha un colore diverso dalle altre, così prova a premerla e sulla parete al suo fianco il muro inizia a muoversi, rivelando una stanza segreta piena di barili grandi quasi come un uomo adulto accatastati gli uni sugli altri.
Intanto Joif, che ha finalmente terminato il suo travestimento, torna alla torre e vedendo solo Dorian gli chiede dove fossero finiti i Derro di prima e tutti i loro compagni; Dorian, facendo appello alla sua pazienza, gli spiega che mentre il Bardo perdeva tempo con quel travestimento, lui e gli altri hanno steso i Derro in qualche secondo, e che quando è venuto prima, era per dirgli proprio questo. Intanto arriva anche Inejhas per mettere al corrente Dorian dell’accaduto, ma vedendo Joif con le cortecce addosso e non riconoscendolo, lancia Individuazione del Male nella sua direzione: avverte così un’Aura malvagia provenire da quella creatura, e senza aspettare che l’Incantesimo potesse dargli maggiori informazioni sfodera la spada e colpisce il Bardo con un colpo di piatto. Dorian che non crede al comportamento dell’amico Paladino cerca di fermarlo e di farlo ragionare, dicendogli che quello che sta attaccando è Joif, ma Inejhas lo ignora e colpisce di nuovo. Attirato dal trambusto accorre anche Veit, che quando vede la scena si getta a bloccare Inejhas per evitare che uccida il Bardo; col Paladino immobile, Dorian capisce perché Joif risultasse malvagio dall’Incantesimo lanciato poc’anzi, così gli strappa di dosso quelle cortecce e spiega ad Inejhas che l’Aura malvagia che aveva percepito era emanata dalle cortecce degli alberi che, essendo stati contagiati da qualche oscura magia dei Demoni, erano stati infettati ed impregnati di male, e gli suggerisce anche di controllare l’Aura che emanano le cortecce a terra e l’Aura di Joif ora che non le ha più addosso; il discorso del Chierico e la successiva verifica sembrano convincere Inejhas del fatto che il Bardo non è malvagio, ma gli dice di rimanere comunque sospettoso nei suoi confronti mentre torna nella torre seguito a ruota dagli altri. Joif però, non contento di averla scampata per un soffio, inizia a provocare Inejhas come solo lui sa fare, ma prima che potesse scoppiare un altro litigio il Bardo viene zittito da Dorian, stanco di fare da paciere per uno come lui.
Mentre Veit andava a controllare perché il Bardo urlasse, Xanter, Kerwyn e Galdor entrano nella stanza segreta per scoprire cosa contengono tutti quei barili: Kerwyn si avvicina a uno di questi e posa l’orecchio sul legno per captare eventuali rumori all’interno, ma non avvertendoli si alza e afferra il barile con entrambe le mani, scoprendo che è quasi pieno e troppo pesante per poter essere sollevato da una sola persona, a meno che la persona in questione non sia Brottor Veit. Allora Kerwyn afferra di nuovo il barile ed inizia ad agitarlo e a farlo rotolare sul posto per sentire che rumore fa il suo contenuto, e giunge alla conclusione che dentro il barile c’è qualcosa di non completamente liquido, ma nemmeno un blocco solido, qualcosa di molto simile alla sabbia. Allora rimette il barile in equilibrio e cerca di sollevarne il coperchio, il quale però è stato inchiodato molto bene e non accenna a cedere. Anche Galdor si avvicina al barile e aiuta Kerwyn infilando la sua Sciabola sotto il coperchio e facendo forza per farlo saltare: ma il coperchio rimane dov’è, e in compenso la spada si piega nella botte, diventando inutilizzabile. Quando però Galdor estrae la lama dalla botte, vi trova sopra della polvere di un colore verde che dopo un rapido esame si rivela essere polvere di fungo, e più precisamente polvere di funghi provenienti dalla zona di Zesterlick; questa scoperta lascia esterrefatto Xanter, che inizia a chiedersi che cosa avessero a che fare i Derro e i Demoni con il suo villaggio natale, ma mentre il Ranger si pone simili quesiti, il Druido infila la Sciabola tra due delle assi di un altro barile, da cui questa volta vede colare a terra una polvere simile alla prima, ma questa volta di colore giallo; sta per tirare fuori la lama, ma la polvere all’interno del barile, unita alla polvere rimasta sulla lama della Sciabola, in pochi secondi dà luogo ad una reazione chimica che genera una potente esplosione: Kerwyn reagendo istintivamente riesce a portarsi fuori pericolo, ma l’esplosione colpisce in pieno sia Xanter che Galdor, il primo bruciacchiato ma non troppo per la sua costituzione, il secondo seriamente ferito. L’esplosione inoltre investe altri barili che innescano una reazione a catena che fa saltare in aria altre tre botti: Kerwyn e Xanter riescono a mettersi al riparo in tempo, ma Galdor, meno reattivo di loro, non fa in tempo e viene inghiottito da una nuvola di fuoco. Quando tutto si conclude, Xanter torna nel fumo a cercare Galdor: lo trova a terra, orribilmente sfigurato dalle fiamme, ma ancora vivo, così se lo carica sulle spalle e fa per uscire dalla stanza, ma casualmente lo sguardo gli cade su un mucchietto di polvere gialla a terra e su un rivolo di polvere verde che sta scivolando sulle macerie e sta per raggiungerlo. Non c’è tempo per fermarlo! Xanter afferra Galdor e corre più velocemente che può verso l’altra stanza; se fosse riuscito a raggiungerla avrebbe evitato l’esplosione. L’Elfo si gira: troppo tardi! Le polveri si sono incontrate e la reazione chimica è cominciata; Xanter si lancia in avanti con un urlo disperato prima di essere spazzato via da una fiammata insieme a Galdor.
Kerwyn è rimasto a guardare impotente, ormai non c’era nient’altro da fare: forse Xanter sarebbe potuto sopravvivere ad un’altra esplosione, ma per Galdor non c’era più niente da fare. Ma quando la polvere si deposita, il volto di Kerwyn riacquista la speranza perduta: davanti ai suoi occhi giacciono Galdor in pessime condizioni, ma ancora vivo, e Xanter sopra di lui che gli si è gettato addosso per proteggerlo dall’esplosione a discapito della sua incolumità. Il peggio è stato evitato, ma Galdor è ancora in agonia e rischia ugualmente la morte, e quando servono Dorian e Inejhas non ci sono mai; Kerwyn cerca di farsi sentire, ma i due arrivano tempestivamente attirati da tutte quelle esplosioni, seguiti a ruota da Veit e Joif. Con una rapida occhiata i guaritori capiscono al volo come stanno le cose e si mettono subito al lavoro: Dorian concentra il suo potere magico nel palmo della mano e lo infonde nel corpo del compagno Druido evitandogli la morte di un soffio, e Inejhas fa lo stesso con il Derro che Xanter aveva fino a quel momento portato sulle spalle e che stava per lasciarci le penne; poi Dorian provvede anche alle ferite riportate dal compagno Elfo nel suo coraggioso e altruistico atto, quindi chiede spiegazioni riguardo a quello che è successo qui dentro, che gli amici si curano di fornirgli. Ricevute le spiegazioni richieste, Inejhas torna a parlare dei suoi sospetti riguardo la presunta malvagità del Bardo, il quale non perde tempo a rispondergli per le rime: il Paladino allora perde la calma ed estratta la sua Spada Lunga colpisce di nuovo Joif facendolo svenire. Tutto il gruppo corre a fermarlo, mentre Dorian risveglia di nuovo il Bardo e cerca di far capire a Inejhas che Joif non può essere malvagio, al massimo stupido, ma che non ha mai compiuto nessuna azione palesemente maligna o ostile verso il gruppo, inoltre avrebbe avuto centinaia di occasioni per ucciderli in questi giorni, ma non l’ha fatto, e questo vuol dire che non è tra i suoi obiettivi; anche Xanter dà ragione a Dorian, e aggiunge che d’ora in poi si sarebbe assunto la responsabilità del suo compagno Bardo, e se questi avesse commesso un’azione in qualche modo malvagia, Xanter ne avrebbe risposto personalmente; Joif si risveglia, ma prima che possa fare qualunque cosa, Dorian gli tappa la bocca per non farlo ricominciare. Proprio in quel momento però, il Derro catturato da Xanter e salvato da Inejhas viene colto da un attacco di follia e inizia a correre per la stanza urlando come un forsennato: dopo qualche giro in tondo, la sua corsa viene fermata da Galdor, che lo afferra e inizia a schiaffeggiarlo brutalmente, senza pietà; questa cosa infastidisce Inejhas, contrario a tali abusi di violenza, e lo spinge a minacciare Galdor di smetterla, il quale dal canto suo risponde in malo modo. Vedendo che le cose si vanno via via complicando Joif, ansioso di recuperare rispettabilità agli occhi del Principe, intona uno dei suoi melodiosi canti al fine di placare gli animi infuriati di tutti i presenti: la splendida melodia che esce dalle labbra di Joif cattura l’attenzione di tutti nella stanza, che dimenticano immediatamente a cosa stavano pensando prima e si girano verso il compagno per ascoltare il soave fruscio della sua voce; anche il Derro ascolta come ipnotizzato il canto travolgente, e ne rimane irrimediabilmente affascinato. Joif si rende subito conto dell’effetto che ha avuto la sua melodia sul piccolo nanetto, e senza perdere nemmeno un istante lo attanaglia a sé con il suo potere di Suggestione. Per nulla al mondo avrebbe perso un’occasione del genere, e quel Derro doveva chiarire molti misteri di questa faccenda.Edited by Eldrad - 26/6/2020, 20:08 |
, scusa tanto Jeff 
, errore di scrittura, ora lo correggo XD
?
) per spezzare un momento tra i vari capitoli 
!