Le Terre Dietro l'Angolo, Tra Ghiottoni, Trogloditi, Demoni e Polli Volanti, l'avventura del mitico gruppo

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view post Posted on 25/9/2007, 21:32

Il Signore delle Terre Dietro l'Angolo

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Veramente è praticamente tutto preso da Sessioni realmente giocate con vari gruppi, tutto un pò adattato e mescolato insieme ^_^ .
Ringraziamo il nostro Eldrad, autore di questo capolavoro (io ho solo corretto, aggiunto qualcosa e postato il tutto :P )
 
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view post Posted on 28/9/2007, 20:29
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prego prego prego
:clap: a me :D
 
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view post Posted on 28/9/2007, 23:06

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Oooh, Eldrad è la modestia incarnata looksi

E adesso proseguiamo il mitico racconto che ormai sta diventando davvero un romanzo :asd:


Dal Diario di un Chierico...



Le Avventure delle Terre Dietro l’Angolo



Capitolo 7 - Il piano di Joif e la follia dei Derro
J
oif con il suo irresistibile canto è riuscito ad affascinare un Derro, e cogliendo l’occasione al volo lo ha colpito con una Suggestione: ora la creatura avrebbe risposto a tutte le domande che le sarebbero state poste dal Bardo.
Per prima cosa, Joif chiede al Derro di parlargli di tutto ciò che sa a proposito della barriera che circonda Pago di Val Torkmànnorack, e il Derro che dice di chiamarsi Mike, sotto l’effetto di Suggestione, inizia il suo racconto:
Un giorno, mentre Mike stava passeggiando per le strade della città, gli si avvicinò un Babau che gli disse: «Mike, vieni con me, ti porto a fare un giro», e quando Mike gli chiese come facesse a sapere il suo nome, questo gli rispose che l’aveva letto nel suo pensiero. Mentre passeggiavano fino ad arrivare vicino alla barriera, questo Demone gli raccontò che un giorno tre Re Magi arrivarono a Pago a bordo di tre Tappeti Volanti carichi di tesori; ma quando cercarono di oltrepassare la barriera che si ergeva oltre le mura, questa li disintegrò riducendoli in polvere in un solo istante, e lasciò intatti solo i tappeti e gli oggetti che trasportavano.
Terminato il racconto, Joif interrompe la Suggestione, ma il Derro non ha possibilità di fuggire perché Dorian lo afferra e lo tiene stretto e sollevato dal terreno. Galdor dopo aver riflettuto sul racconto viene assalito da un dubbio, così va a controllare il tappeto dove prima stavano seduti i Derro che fumavano dal Narghilè, e dopo aver meticolosamente ispezionato la superficie scopre delle microscopiche parole in Druidico che sono state scritte lungo tutto il bordo del tappeto. Eccitato per la scoperta si mette subito a lavorare per leggere ad alta voce la parola, ma ci impiega due estenuanti minuti, sia per la lunghezza impressionante della parola, sia per le assurde dimensioni di ogni lettera: comunque, quando la parola è stata letta per intero, il tappeto si solleva da terra e rimane a fluttuare pigramente in aria, in attesa di un ordine dal suo nuovo padrone. Galdor sale sul tappeto, prova a dare qualche semplice ordine in Druidico, e dopo essere sicuro che il Tappeto Volante funzioni alla perfezione, scende e recita al contrario la Parola di Comando, vedendo il tappeto abbassarsi, quindi lo arrotola con cura e lo ripone nel suo zaino.
Improvvisamente però, il Derro che fino a quel momento era rimasto tranquillo, rigurgita dalla bocca una ripugnante sostanza verdastra che colpisce Joif in pieno: il Bardo urla, si contorce e poi cade al suolo, privo di forze e schiacciato a terra dal peso del suo stesso equipaggiamento. Approfittando della sorpresa di tutti, il Derro si rende invisibile, si divincola dalla presa di Dorian e riprende a correre in cerchio intorno agli avventurieri, strillando a squarciagola in preda ai singhiozzi. Tutti cercano di afferrarlo, ed il primo a riuscirci è Galdor, che lo colpisce con Veleno, lo fa tornare visibile, e poi lo picchia selvaggiamente; Dorian però, mosso a compassione da quella povera sfortunata creatura che aveva fornito loro tutte quelle informazioni, e disgustato, quasi orripilato dalla sete di sangue del Druido, si lancia su di lui e gli strappa il Derro dalle grinfie, salvandogli così la vita. Galdor tenta più volte di avvicinarsi al Derro per finire il lavoro, ma Dorian è deciso più che mai a proteggere la creatura che porta sulle spalle, ed arriva anche a minacciare il Druido di morte puntandogli contro la Mazza. In quel momento però il Derro stramazza e muore apparentemente senza ragione; il Chierico lascia perdere il Druido e cerca di capire come sia stata possibile una cosa del genere, finché la risposta non la vede di fronte a sé sotto forma di Druido: il veleno, il veleno magico che era stato iniettato nel corpo del Derro aveva compiuto anche il suo effetto secondario, questo Derro era già morto da più di un minuto e non se ne rendeva conto. Vedendo negli occhi di Galdor un bagliore di perfida soddisfazione, l’ira di Dorian cresce a dismisura, e vorrebbe farla pagare a quel Druido in nome di Kord, ma per il bene del gruppo si trattiene e si limita a lanciare contro Galdor il corpo senza vita del Derro e a voltargli le spalle dicendo: «Spero che tu sia soddisfatto, hai ucciso un’altra pericolosissima creatura!».
Allentata la tensione nel gruppo, Inejhas si china su Joif ed esegue un rito magico che lo libera di ogni traccia della tossina con cui l’ha colpito il Derro, quindi il gruppo si dirige nell’altra stanza: la stanza in questione è senza dubbio una cucina, e anche dopo che gli avventurieri l’hanno setacciata da cima a fondo non trovano niente di sospetto, di prezioso o di occultato come una porta segreta, solo una semplice cucina.
L’esplorazione della cucina ha completato il lavoro che c’era da fare al pianterreno, così i sette eroi si avviano tutti fuori per passare all’esplorazione del secondo piano. Ma varcata la soglia che li riporta all’esterno, tutti odono i rumori di passi di quello che sembra un plotone di Derro che avanza in direzione della torre. Gli avventurieri si preparano ad affrontarli, ma a Joif viene in mente un piano, che spiega velocemente ai compagni, i quali poi corrono a mettersi ai loro posti, così, all’arrivo dei Derro ci sono Xanter e Kerwyn nascosti nel sottobosco al limitare della foresta, Dorian che si è arrampicato su una tettoia della torre e da lì si prepara a lanciare Incantesimi, e Joif sulle scale che portano al secondo piano della torre, completamente nudo con solo una tazza metallica in mano presa dalle cucine. Veit, Inejhas e Galdor sono nascosti nella torre al pianterreno, in attesa di intervenire, ma il Druido decide di trasformarsi in un Camaleonte e di salire sulla spalla del Bardo per proteggerlo.
Il piano ideato era piuttosto semplice: Joif avrebbe dovuto attirare l’attenzione dei Derro e dire loro che poco fa da queste parti era passato un gruppo di avventurieri che lo aveva attaccato e lo aveva derubato di tutti i suoi averi, lasciandogli solo la tazza metallica che aveva in mano; poi avrebbe dovuto aggiungere che gli avventurieri avevano disseminato la zona di trappole e per rendere più credibile questa affermazione avrebbe lanciato la tazza per terra vicino all’entrata, e quello sarebbe stato il segnale per Xanter, che avrebbe lanciato una freccia in direzione della tazza simulando così l’effetto di una trappola che scatta. A quel punto Joif, ottenuta l’attenzione dei Derro, li avrebbe affascinati per usare poi il suo potere di Suggestione e farsi rivelare altre preziose informazioni. Infine ad un altro segnale di Joif, gli altri sarebbero usciti allo scoperto e avrebbero attaccato il plotone del tutto impreparato circondandolo da tutte le parti, assicurandosi così una facile vittoria.
Quando il plotone arriva nello spiazzo erboso su cui sorge la torre sono tutti pronti e aspettano il segnale, così Joif inizia a parlare alle creature, mettendo in piedi un discorso preparato sul momento: i Derro però non sembrano ascoltare ciò che il Bardo sta dicendo loro, né tantomeno sembrano preoccuparsi del significato delle sue parole; invece si guardano intorno con aria spaesata, e con un volto che tradisce un’angoscia in costante aumento, e Joif capisce che le creature, anche a causa del cielo coperto di nubi, non l’hanno ancora visto, e che ora sono alla ricerca di una voce di cui sentono il suono ma di cui non riescono a scorgere il proprietario. Joif allora riprende a parlare per cercare di farsi vedere, ma nessuno dei piccoli nani ci riesce, e le cose iniziano a prendere una brutta piega, perché i Derro diventano più agitati ogni secondo che passa, e il loro capo, un Derro baffuto e tarchiato, continua a dare ordini contrari e senza senso. Raggiunta la soglia critica, il plotone si sfalda, ogni Derro si muove senza alcuno schema in direzione del tutto casuale, e alcuni di loro si dirigono verso il punto della foresta dove sono nascosti Kerwyn e Xanter. Joif per non far avvicinare i Derro ai suoi compagni grida disperatamente: «No fermi! Quella zona è disseminata di trappole, non andate da quella parte!», ma viene completamente ignorato; allora, per non mandare a monte il piano, lancia la tazza verso di loro mandando il segnale a Xanter, il quale con un colpo precisissimo scaglia la freccia che si conficca nel terreno a due centimetri dal Derro più vicino. Questa azione invece di calmare il plotone, sortisce l’effetto contrario: i Derro quando vedono la freccia nel terreno iniziano tutti ad urlare e a correre da tutte le parti come posseduti, creando un’enorme confusione e mandando definitivamente in fumo i piani di Joif. Dorian dal suo punto di vista sopraelevato si rende conto di quello che sta succedendo e decide di intervenire per evitare il peggio: lancia quindi Silenzio incentrato sul terreno per negare i suoni nell’area della torre, in modo che nessuna guardia o Demone potesse inavvertitamente udire le urla dei Derro e scoprire così il gruppo. L’Incantesimo viene attivato e comincia ad avere il suo effetto, ma tutti i Derro tranne un paio di loro riescono a respingere l’effetto magico, che non riesce ad impedire loro di continuare a strillare; l’unico colpito dall’effetto di Silenzio è Joif, che in questo modo non può neppure tentare di calmarli con la sua musica. Rendendosi conto di essere presi di mira, le creature si mettono a correre verso le mura della città in fila indiana, passando per una specie di viale naturale tra la vegetazione e la torre. Andato in fumo ogni parte del piano, Veit si stanca di rimanere fermo, così esce fuori dalla torre ed afferra un Derro in corsa, sollevandolo dal terreno e tenendolo ben stretto; Galdor intanto, sempre nella forma di Camaleonte, evoca un Rinoceronte dietro la fila di Derro e gli ordina di caricarli: l’animale ubbidisce all’ordine e si lancia in corsa, ma uno ad uno, tutti i Derro si lanciano a lato della fila, evitando l’impatto con il potente bestione; solo l’ultimo di loro non ha modo di ripararsi e viene impalato sul corno della creatura in corsa. Dal lato della torre intanto, Dorian invoca una Barriera di Lame che dispone precisamente tra la torre e la foresta, così da bloccare la corsa dei Derro verso Pago di Val Torkmànnorack; i Derro si vedono chiusi in trappola e gridando più forte che mai cominciano ad ammassarsi gli uni sugli altri, tornando indietro fino alla torre: alcuni di loro salgono sulle scale e si trovano davanti Joif, ancora ammutolito dal Silenzio, e uno di loro in preda al terrore e alla follia estrae un Pugnale e colpisce Galdor, ancora appollaiato sulla spalla del Bardo in forma di Camaleonte: il colpo è durissimo e la lama si conficca per metà nel ventre del Druido, che cade a terra in preda al dolore accecante, e quando finalmente riesce ad estrarre la lama insanguinata le forze lo abbandonano e sviene in fin di vita immerso nel suo stesso sangue.
Intanto alcuni dei Derro sono rinsaviti abbastanza da lanciare Dissolvi Magie e far sparire sia la Barriera di Lame che il Rinoceronte, così la strada verso la salvezza si riapre e tutti i Derro che sono sfuggiti alle grinfie di Veit si precipitano verso la salvezza.
Inejhas soccorre immediatamente Galdor e tutti si girano verso la moltitudine di nemici che si allontanava in direzione delle mura. Non era ancora detta l’ultima parola…


Edited by Eldrad - 26/6/2020, 20:08
 
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Jeff Walker
view post Posted on 29/9/2007, 22:18




CITAZIONE
<spero che tu sia soddisfatto, hai ucciso un’altra pericolosissima creatura!>.

ma se tu scagliasti la maledizione su un nano che ti minacciava cn una scopa XD

ti ricordo che era 2 i plotoni di derro e li ci fu la mia scomessa ch in 5 round avremmo finito l'intero plotone(e così fu)ricordi ? che io mi misi in mezzo al plotone xantera davanti e veit nelle retrovie?
 
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view post Posted on 3/10/2007, 16:18

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CITAZIONE (Jeff Walker @ 29/9/2007, 23:18)
CITAZIONE
<spero che tu sia soddisfatto, hai ucciso un’altra pericolosissima creatura!>.

ma se tu scagliasti la maledizione su un nano che ti minacciava cn una scopa XD

Zitto, mi rovini la suspence :grr: !

CITAZIONE (Jeff Walker @ 29/9/2007, 23:18)
ti ricordo che era 2 i plotoni di derro e li ci fu la mia scomessa ch in 5 round avremmo finito l'intero plotone(e così fu)ricordi ? che io mi misi in mezzo al plotone xantera davanti e veit nelle retrovie?

Pfuì, quello viene dopo, quando io e Galdor corriamo appresso ai Derro :gdrp: ....
Aspetta il prossimo Capitolo e te ne ricorderai (comunque grazie, perché mi ricordavo che li avevate fatti fuori tutti in un solo Round, così potrò correggere senza errori :P )


Comunque sia io a quella parte di Sessione non ho partecipato, ti ricordi che me ne sono andato prima da casa di Xanter? L'ho riportata come meglio potevo, tra poco lo vedrai :asd:
 
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view post Posted on 8/10/2007, 21:53

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Dal Diario di un Chierico...



Le Avventure delle Terre Dietro l’Angolo



Capitolo 8 - Doppia imboscata
I
Derro stavano fuggendo ma non tutto era perduto: Galdor, prima ancora che Inejhas potesse finire di guarire completamente le sue ferite, invoca a sé il potere della Natura e trasforma il suo corpo in quello di un Ghepardo e con uno scatto fulmineo nel giro di cinque secondi raggiunge l’ultimo Derro della fila e lo colpisce con una potente artigliata sfruttando lo slancio della corsa; quindi prima che l’avversario possa rendersi conto di quello cha sta succedendo, lancia l’Incantesimo Invocare Tempesta di Fulmini, dirigendo un fulmine magicamente invocato contro uno dei Derro più avanti, che crolla a terra fulminato dalla potente scarica; intanto il Derro colpito dall’artigliata del Druido mutato in felino, si gira e con puro terrore negli occhi indietreggia lanciando sull’avversario Suono Dirompente: l’Incantesimo colpisce il sistema nervoso di Galdor, il quale barcolla e rimane stordito per qualche secondo.
Frattanto Dorian decide di andare ad aiutare il compagno Druido a togliere di mezzo la minaccia del plotone, così lancia su di sé Libertà di Movimento, liberandosi dall’ingombro del suo pesante equipaggiamento e correndo in direzione delle mura. Ma mentre Dorian si allontana, Kerwyn e Xanter percepiscono i rumori di un altro plotone di Derro diretto verso la torre: questa volta è Kerwyn a decidere il da farsi, facendo nascondere i compagni in posti strategicamente adatti per un’imboscata, pronti a saltare fuori e a circondare i nani grigi per impedire loro la fuga: non avrebbero commesso due volte l’errore di raggirarli.
A diversi metri di distanza, un Ghepardo di nome Galdor continua a lanciare fulmini all’impazzata contro la colonna di Derro in fuga disperata, alcuni dei quali mancano i lesti bersagli, altri invece che vanno a segno, abbrustolendo altri tre Derro. I sopravvissuti però, cercando di trovare maggior riparo da tutto ciò che stava succedendo, si gettano tra gli alberi della foresta, e lì scompaiono alla vista; l’unico che rimane a combattere è l’ultimo della fila, che non accenna ad indietreggiare, e spinto da un impeto di coraggio continua a trattenere Galdor; Questi non può buttarsi all’inseguimento dei fuggitivi, ormai già lontani nella foresta, e quindi cerca di sbarazzarsi in fretta del piccolo invadente nano, il quale però non molla e continua a schivare ogni fendente di Scimitarra che il Druido gli assesta, restituendogli molti colpi dolorosi. Dorian, compresi i fatti arriva alla giusta distanza per calcolare le misure senza errori, e poi lancia Arma Spirituale: alle spalle del Derro si accumulano infinite particelle di forza che si consolidano prendendo la forma di uno Spadone traslucido di immensa bellezza; la copia di Kelmar fluttua per un istante sospesa poi, ubbidendo ad un muto ordine di Dorian, vibra un affondo alle spalle del Derro, il quale rimane trafitto senza possibilità di fuga dalla lama di forza.
Quando il plotone di Derro arriva nella radura della torre, davanti a loro ci sono solo alcuni cadaveri sparsi, ma i combattenti sembrano non notarli; poi, mentre si avviano per completare il loro giro, odono una specie di grido di battaglia lanciato da Joif, e subito dopo ai quattro estremi della radura spuntano simultaneamente le quattro figure di Kerwyn, Xanter, Veit e Inejhas, i quali si lanciano senza esitazione contro lo schieramento compatto. La loro carica è rapida e devastante: ognuno di loro corre brandendo le armi come posseduto da uno spirito della guerra, ogni fendente solleva sangue e frattaglie, e in meno di un minuto la battaglia è finita e i corpi dei Derro, o quel che ne rimane, giacciono immobili al suolo intorno ai loro carnefici i quali, rinfoderate le armi, si voltano verso la foresta in lontananza e rimangono in silenzio ad aspettare, chiedendosi che cosa stessero facendo Galdor e Dorian.
I due compagni si incontrano, e Galdor mette al corrente Dorian del fatto che i Derro sono fuggiti nella foresta sperando di mettersi in salvo più facilmente, e lui vorrebbe seguirli e toglierli definitivamente di mezzo. Il Chierico non è molto convinto, non ritiene che sia una buona idea quella di lanciarsi nella foresta da soli dopo quello che è successo con i Treant, ma il Druido ormai è fermamente convinto, e lui non gli avrebbe permesso di mettersi in pericolo da solo. Così dopo aver deciso di inseguirli, Galdor evoca al suo fianco due Leoni e tre Vipere Strangolatrici, poi si trasforma in un Orso e seguito da Dorian e dai suoi animali si lancia nella foresta all’inseguimento degli sfuggenti nemici: la caccia comincia e Galdor ordina alle sue bestie di dividersi per setacciare meglio la zona nella speranza che i Derro si siano fermati credendosi al sicuro. Tuttavia passano alcuni minuti, e nella foresta non c’è più traccia dei Derro, così Dorian si ferma e convince il compagno a rinunciare a questo inseguimento senza speranza, perché i Derro sono creature vili e codarde, e mai si sarebbero volte indietro a combattere.
Convinto dalle parole dell’amico, Galdor richiama a sé gli animali ,e molto amareggiato si volge indietro per tornare alla torre insieme a Dorian. Improvvisamente però le fronde si muovono intorno a loro e si intrecciano fino a creare una fitta rete di rami nodosi, che viene calata davanti alle facce stupite di Dorian e Galdor, i quali rimangono scioccati da ciò che succede intorno a loro, e non muovono un dito; quasi contemporaneamente, dalle stesse fronde spuntano quattro enormi rami coperti di spine acuminate che colpiscono ferocemente gli animali evocati da Galdor, i quali vengono spazzati via e atterrano al suolo inermi, prima di sparire in uno sbuffo di polvere. I due eroi imbracciano le armi e si guardano intorno quando finalmente le fronde si diradano, e scorgono due enormi Treant Immondi intenti a riversare energie magiche in altre due querce, le quali a processo ultimato si animano e si preparano anche loro alla battaglia.
Dorian decide di riscuotersi da quel senso di stupore, e visto che la situazione è già abbastanza difficile, agisce immediatamente per non dare altro vantaggio ai nemici, che da due sono ora diventati quattro: richiamando a sé le energie divine, il Chierico lancia l’Incantesimo Esilio, e lo dirige contro i due Treant originali. L’Incantesimo esplode sui bersagli, aprendo un varco che li avrebbe risucchiati fino a trasportarli nel loro piano d’origine, ma quando il varco si richiude, non è cambiato nulla: Dorian allora si rende conto che i Treant, anche se conciati in quel modo, non sono comunque degli Esterni, e perciò, Esilio non ha alcun effetto su di loro.
Galdor non se ne sta in disparte, ma anche lui cerca di difendersi dalla nuova minaccia appena giunta, così invoca un altro fulmine, che in un fragoroso boato si schianta al suolo, estendendosi nella sua traiettoria a due Treant, che vengono invasi di energia elettrica. Ma quando le scariche elettriche svaniscono, i Treant sono ancora lì, con il tronco bruciato, ma non in gravi condizioni, e ai due amici pare che stessero sghignazzando mentre alzavano i loro rami e li facevano ricadere su Galdor: i colpi sono durissimi, e un orso non è molto agile a schivare colpi diretti, e ancora una volta il Druido non riesce ad evitare il peggio, finendo schiacciato a terra dai pesanti bracci legnosi. Ad una prima occhiata, Dorian capisce subito le condizioni del compagno: a terra con due o tre costole rotte, la zampa sinistra fratturata e una macchia di sangue che si allarga sul petto tra il pelo marrone, ma nonostante tutto, non è ancora svenuto, è solo troppo debole per continuare; Dorian allora tira un sospiro di sollievo e, sperando che il compagno abbia il buonsenso di non alzarsi, si può concentrare sui nemici senza dover temere per la salute del Druido, che potrà essere curato una volta fuori pericolo. Così Dorian richiama ancora una volta a sé il potere divino che si concentra nelle sue mani, ma questa volta l’energia assume un colore argenteo, e si concentra sempre di più prima di essere scagliato contro una delle due querce trasformate in Treant. Il Dissolvi Magie avvolge l’albero, disgregando ogni sorta di potere magico che albergava prima in quel legno, e un attimo dopo, il Treant mette le radici, tornando ad essere una comune quercia.
I rimanenti avversari, convinti di aver ucciso uno dei due intrusi, circondano il Chierico da tutti i lati, il quale però li fronteggia coraggiosamente senza indietreggiare di fronte alla superiorità numerica e a quella dimensionale; purtroppo però, tre nemici sono duri da tenere a bada da solo, e dopo aver sopportato numerosi colpi che lo hanno scaraventato a terra, Dorian continua a rialzarsi, ma oramai barcolla, sente in bocca il sapore del sangue e sa che on potrà resistere ancora a lungo, così tenta di dissolvere anche la magia dal secondo Treant: Dissolvi Magie avvolge la quercia, ma questa si rivela più forte della precedente, e le ferite riportate non aiutano Dorian a concentrarsi meglio. Fallito il tentativo di dissolvere la seconda quercia vivente, Dorian viene messo di nuovo giù da una frustata, e anche se si rialza sente il dolore di ossa rotte in vari punti del corpo. In quel momento cade un altro fulmine fra i Treant, e d’istinto il Chierico si gira verso l’orso che aveva lasciato per terra a riposare: lo vede stanco, debilitato, con una ferita che si aggrava sempre di più sul petto, ma che ha tentato il tutto per tutto per uscire da quella situazione, finché le forze non lo abbandonano e lui ricade all’indietro privo di sensi.
Sapendo di non poter reggere un altro colpo in quelle condizioni, e con la certezza che Galdor era in agonia, Dorian raccoglie ancora le sue energie divine, ormai quasi agli sgoccioli, e lancia Fuorviare: l’energia lo avvolge ancora, rendendolo invisibile agli occhi dei mortali, e creando una sua immagine che egli posiziona in direzione opposta a Galdor, sperando che i mostri cadano nella trappola; per fortuna i Treant si muovono in direzione della copia di Dorian, attaccando il vuoto senza rendersi conto di essere stati raggirati. L’originale intanto si trascina stancamente verso il corpo del compagno e lo inonda di energia positiva, ristabilendo la sua salute, ricucendo le sue ferite e ricreando il sangue perduto, quindi fa la stessa con le sue ferite, non gravi come quelle del compagno, ma ugualmente serie.
Galdor, sentendo la vita scorrere di nuovo nel suo corpo apre gli occhi e si rialza, allora Dorian gli spiega cosa sta succedendo e lo incita a fuggire prima che i nemici si accorgano della consistenza del loro attuale bersaglio. Ma un lampo sinistro balena negli occhi di orso del Druido, il quale invece di apprestarsi a correre via, si concentra per invocare un altro fulmine.
In quel momento Dorian si rese conto che la sete di vendetta del compagno stava prendendo il sopravvento.


Edited by Eldrad - 26/6/2020, 20:08
 
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Jeff Walker
view post Posted on 12/10/2007, 17:38




Stupidi Treant XD
mi sembra di rivivere tutto una seconda volta
 
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view post Posted on 12/10/2007, 20:02

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Lo prendo come un complimento per il realismo :lol:
 
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view post Posted on 24/11/2007, 13:53

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Ed ora, dopo più di un mese di silenzio, riprendo la mitica avventura con il Capitolo 9, il più lungo scritto finora ^_^ !

Dal Diario di un Chierico...



Le Avventure delle Terre Dietro l’Angolo



Capitolo 9 - Di nuovo uniti
L
o spiazzo antistante la torre era silenzioso, disseminato di sangue e cadaveri, ma terribilmente silenzioso. I corpi dei Derro non erano ancora stati spostati o nascosti, eppure gli eroi non sembravano preoccuparsene: nessuno di loro proferiva parola, erano tutti in silenzio, assorti nei loro pensieri in attesa del ritorno di Galdor e Dorian, sperando che fossero riusciti ad intercettare il plotone di Derro prima di giungere troppo vicino alle mura. Ma in realtà non era questo a tenerli così tesi: l’aria si era fatta più densa, più pesante, e una strana sensazione, una sorta di sesto senso diceva a tutti loro che in lontananza stava succedendo qualcosa…
Nel cuore della foresta vi sono una gran quantità di rumori, principalmente causati dalle creature che la popolano, o anche dalle fronde degli alberi che si muovono al vento. Eppure questa volta il rumore delle fronde è quasi assordante: in una zona non molto grande di foresta, tre enormi Treant Immondi continuano senza sosta a vibrare feroci colpi, che fendono l’aria, abbattono altri alberi e deformano il terreno colpito, all’immagine illusoria di un Chierico, il quale adesso è chinato su un orso e cerca di persuaderlo a fuggire via da quella battaglia, ma il Druido che ha preso le sembianze di quell’orso non è disposto ad abbandonare i nemici senza aver ottenuto la sua vendetta: i suoi occhi si dipingono di un colore scuro e il suo sguardo è agghiacciante mentre con veloci movimenti della mano invoca dal cielo un altro fulmine. La scarica di energia saetta dalla cappa impenetrabile di nubi e si abbatte fragorosamente nella foresta, colpendo in pieno uno dei Treant e attraversandolo fino alle radici, carbonizzandolo.
Dorian si rende conto che dopo questa azione i Treant si sarebbero accorti che Galdor era ancora una potenziale minaccia, e si sarebbero accaniti su di lui fino ad ucciderlo ancora se lui non fosse intervenuto, così senza tirarsi indietro si avvicina al vero Treant ancora in piedi e recitando complesse formule magiche accompagnate da rapidissimi gesti delle mani concentra tutta l’Energia negativa conservata nel palmo della mano, che si illumina e sembra avvolto da una sinistra fiammella violacea. Lanciato l’Incantesimo Ferire, Dorian si scaglia contro il suo bersaglio e lo colpisce con la mano aperta: l’Energia che fino ad un istante prima ardeva nel palmo del Chierico si riversa impetuosa nel corpo del Treant e si mischia alla linfa che vi scorre dentro; subito dopo il tronco inizia a scurirsi e a squarciarsi dall’interno, bruciando consumato da un fuoco Divino che non accenna ad estinguersi, finché il Treant non cade al suolo straziato e consumato dall’energia di Kord.
Rimane adesso solo una quercia che la magia dei Treant aveva mutato in una creatura come loro: questa è ormai sola e già ferita dai fulmini di Galdor, ma non accenna a rinunciare alla lotta; preparandosi alla battaglia si getta in carica contro Dorian, travolgendolo con la sua massa, ma il Chierico è robusto e il colpo non lo impensierisce troppo. Galdor dal canto suo si lancia contro il tronco e lo graffia con i suoi artigli da orso, ma senza sortire alcun effetto, in quanto la corteccia dei Treant è molto dura e gli artigli di un orso riescono a malapena a scalfirla. Il Chierico allora cercando di concludere alla svelta richiama ancora una volta l’Energia Divina e lancia Dissolvi Magie: un’aura argentea avvolge per una seconda volta l’albero animato magicamente, ma anche questa volta la magia riesce a resistere alla dissoluzione e l’aura svanisce senza alcun effetto lasciando il Treant nella sua forma mutata. Non potendo più lanciare Dissolvi Magie, Dorian rimane ad assistere Galdor che continua a lacerare il tronco del Treant mentre questo lo frusta con i suoi rami. Alla fine però, stanco della battaglia, compie un ultimo sforzo e concentra ancora una volta l’Energia Divina: nella sua mano compare una piccola ed inquieta fiammella, che inizia a crescere diventando sempre più grande; allora Dorian la lancia verso il cielo dove si gonfia ancora, fino ad esplodere e a scendere come un meteorite di fuoco. Il Colpo Infuocato colpisce in pieno il Treant con un secco e assordante boato, e la creatura si contorce nella colonna di fuoco ardente, per lasciare il posto, quando le fiamme svaniscono, a un cumulo di cenere e tronchi abbrustoliti.
I due amici si guardano in faccia, poi tirano un sospiro di sollievo e si lasciano cadere a terra sfiniti per riprendere fiato; il loro riposo dura pochi minuti finché, recuperate in parte le forze, si rialzano e si incamminano verso la torre. Per la strada Galdor si trasforma in un cavallo e lascia salire Dorian sulla sua groppa, esausto per la battaglia e per il potere divino che ha utilizzato fino allo stremo, consumandosi quasi completamente.
Alla torre sono tutti rimasti ai loro posti ad aspettare il ritorno dei compagni prima di salire di nuovo nella torre, e nessuno ha fiatato da quando si sono lanciati all’inseguimento dei Derro, ma sono passati diversi minuti e i due non sono ancora tornati. Ad un tratto, Xanter si gira quasi in trance e si rende conto che Inejhas non è con loro: il suo sguardo elfico saetta da una parte all’altra dello spiazzo antistante la torre senza riuscire ad individuarlo, e si rende conto che il Principe potrebbe essere salito sulla torre senza dire niente a nessuno, e preoccupato per la sua incolumità avverte i compagni e corre verso le scale della torre. Joif e Kerwyn lo raggiungono mentre Veit resta fuori ad aspettare Dorian e Galdor, convinto che loro tre siano sufficienti a tirare il Principe fuori dai guai. I tre compagni allora si lanciano velocemente sulle scale che costeggiano esternamente la torre, ma queste sono state costruite per i Derro e quindi sono molto strette e difficili da salire; Xanter infatti a metà della scalinata scivola con un piede e con un riflesso condizionato si aggrappa a Joif, trascinandolo giù con sé. Kerwyn riesce a reggersi in equilibrio grazie alla sua straordinaria agilità, e dicendo ai compagni di raggiungerlo il prima possibile entra nella stanza della torre e si affaccia davanti ad una porta socchiusa da cui arriva un gran trambusto misto ad urla e lame che si scontrano: ai suoi occhi compare Inejhas impegnato in una furiosa battaglia con due Derro completamente nudi ed armati di pugnali che gli saltellano intorno attaccandolo simultaneamente con estrema precisione nei punti più delicati e vitali: Kerwyn non ci mette molto a capire che quei due erano dei Ladri molto esperti, non quanto lui, ma certamente da non sottovalutare. Inejhas è stanco e presenta tra le piastre dell’armatura numerose ferite da pugnale a stento tenute a bada dalla magia, mentre i nemici non sembrano lasciargli nemmeno un istante per riprendere fiato, continuando a saltellare a destra e a sinistra come in una danza, evitando con facilità i disperati fendenti del Principe; sapendo che non c’era un istante da perdere, Kerwyn entra dalla porta con leggerezza, ma non con lentezza, e raggiunto uno dei due Derro, lo afferra per i capelli e gli squarcia la gola con lo Stocco, lasciandolo stramazzare nel suo sangue prima di finirlo del tutto con un colpo in testa. L’altro nano grigio sembra non accorgersi neanche di ciò che è successo al compagno, e continua a muovere il suo Pugnale in direzione del cuore di Inejhas, il quale riesce a stento a deviare i colpi in punti non vitali del corpo.
Joif e Xanter intanto si sono rialzati dopo l’imbarazzante caduta agli occhi di Veit, che ha cercato di non ridere troppo, e sono tornati subito sulle scale: qui i due cercano di fare più attenzione a dove mettono i piedi, ma Xanter si sbilancia di nuovo e rovina a terra per la seconda volta; Veit non riesce quasi a respirare per il troppo ridere. Assicuratosi che l’amico stesse bene, Joif prosegue la sua salita ed arriva anche lui al secondo piano della torre: ai suoi occhi si presentano Kerwyn vicino ad un cadavere immerso in una pozza di sangue grigiastro e Inejhas in ginocchio che si protegge con lo scudo dai precisissimi colpi di un Derro completamente nudo. Il Bardo allora, dopo un rapido inventario generale nella sua mente, decide di rendersi utile e non avendo a portata di mano nessuna arma si getta verso il mostriciattolo, afferrandolo e tenendolo fermo immobile nella sua stretta. Il Derro però non lascia passare neanche cinque secondi prima di sgusciare via dalla debole stretta del Bardo e nonostante si trovi contro tre avversari non smette di muovere abilmente il suo Pugnale per parare e contrattaccare ai colpi ricevuti. L’abilità del loro avversario si rivela superiore del previsto, e i tre compagni si trovano in difficoltà senza riuscire a mettere a segno nemmeno un colpo; ma improvvisamente il Derro sbaglia a muoversi per schivare un fendente di Inejhas e lascia per un secondo il fianco scoperto, dando la possibilità a Kerwyn di colpirlo e finirlo; finalmente anche Xanter riesce a salire, ma vedendo che era già tutto finito si limita ad accertarsi che stiano tutti bene e a ricordare al Principe che in un gruppo si va avanti tutti insieme, non c’è bisogno di lanciarsi da soli contro i pericoli.
Fuori intanto Veit è ancora con gli occhi puntati verso la strada che porta alle mura, cercando di scorgere i suoi compagni, ormai lontani da quasi un’ora; ad un tratto, vede del movimento nella vegetazione, parecchio distante dalla sua posizione, e gli sterpi si agitano violentemente. Il Guerriero mette mano allo Spadone, pronto per affrontare la prossima minaccia anche se si trovava da solo, ma abbassa poi il braccio quando gli arbusti smettono di agitarsi e finalmente qualcosa esce fuori dalla foresta: davanti ai suoi occhi un’alta e massiccia figura, simile ad un Costrutto completamente coperto di metallo, avanza verso di lui in groppa ad un cavallo, ed alza un braccio in segno di saluto, mentre scende dalla cavalcatura, che si trasforma in un essere umano, che stancamente si appoggia al compagno. Il Costrutto sorregge l’amico, e si incammina verso la torre, mentre Veit corre loro incontro: Dorian e Galdor erano tornati.
I due, ripresisi quasi del tutto dal combattimento con i Treant arrivano allo spiazzo antistante la torre insieme a Veit, poi tutti e tre si dirigono verso le scale che li portano al secondo piano della torre. Il gruppo così si riunisce e, dopo una breve spiegazione di ciò che è successo a Dorian e a Galdor, è pronto a terminare l’esplorazione della torre: la stanza in cui si trovano è quasi completamente spoglia, priva di mobili, suppellettili ed altri oggetti d’arredamento al di fuori di due vasi di fiori posti su basse colonnine negli angoli della stanza, e non c’è niente che possa attirare l’attenzione del gruppo, tranne una porta sull’altra parete, costruita esattamente al centro dei due vasi da fiori, con qualche crepa intorno. Gli avventurieri vi si avvicinano con l’intenzione di varcarla, quando si accorgono che è già socchiusa, nonostante nessuno di loro vi sia avvicinato e, a detta del Principe, i Derro erano già in questa stanza quando lui è salito. Kerwyn si avvicina allora alla fessura e la controlla palmo a palmo in cerca di congegni nascosti o di reliquie magiche: passa velocemente le sue mani di esperto scassinatore sulla superficie del legno, infila la mano tra la porta e lo stipite per vedere se è veramente libero lo spazio, controlla con i suoi attrezzi il pomello della porta, finché si alza soddisfatto e sentenzia che non c’è alcun tipo di trappola su quella porta; il possente Veit allora, senza dire una parola mette una mano sulla porta e la spinge con leggerezza, aspettandosi di spalancarla: ma la porta rimane immobile, e anche quando il Guerriero la spinge con più vigore, questa rimane ferma, come se qualcosa di molto pesante ne bloccasse il movimento dall’altro lato. Non riuscendo a smuoverla neppure con l’aiuto dei compagni, Kerwyn dice che la fessura è abbastanza grande per farlo passare, si offre di andare dall’altro lato per vedere che cosa blocca il passaggio; così lentamente si infila nella stretta fessura tra la porta ed il muro riuscendo ad infilare la testa dall’altro lato: vede che davanti a lui c’è un enorme ammasso di radici, tronchi e rami d’albero con fogliame, completamente coperto da spine aguzze. Il Ladro si lascia scappare un gemito di sorpresa, e a quel suono la creatura si muove di scatto, e prima che Kerwyn possa fare qualsiasi cosa, solleva un arto simile ad un braccio, composto da vegetali anche questo, e tira un pugno verso l’intruso: questi agisce d’istinto, schivando d’un soffio il colpo dotato di una potenza immane, e si ritrae immediatamente, tornando indietro nella stanza con i compagni. Le minacce sembravano non avere mai fine quel giorno…


Ma perché lo avete tolto dalle Discussioni Importanti, con tutto l'impegno che ci metto :cry: ?

Edited by Eldrad - 26/6/2020, 20:09
 
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Jeff Walker
view post Posted on 24/11/2007, 15:03




CITAZIONE
lo afferra per i capelli e gli squarcia la gola con lo Stocco,

veramente entrai e gli lanciai il pugnale dietro la nuca.....Non son ocosì violento è_é,e poi lo stocco perfora,non squarcia XD
 
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view post Posted on 4/12/2007, 21:46

Il Signore delle Terre Dietro l'Angolo

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Senti, non sottilizziamo, okay :P ?
Ho scritto così perché è molto più scenico che dire "Kerwyn entra nella stanza e lancia un Pugnale ad un Derro" -_- . Ok, avrei potuto renderlo in maniera diversa, ma così mi piaceva di più :D ....
 
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view post Posted on 11/12/2007, 14:42
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CITAZIONE (Jeff Walker @ 24/11/2007, 15:03)
CITAZIONE
lo afferra per i capelli e gli squarcia la gola con lo Stocco,

veramente entrai e gli lanciai il pugnale dietro la nuca.....Non son ocosì violento è_é,e poi lo stocco perfora,non squarcia XD

comunque l'hai ammazzato... senza rimorso... povero derro :sigh:
 
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view post Posted on 11/12/2007, 15:11

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Subscrivo toto, tranne il "povero", casomai putrescente -_- ....
 
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Saitek
view post Posted on 12/12/2007, 22:09




Derro...già il nome :|

Hai fatto bene Ramiant però io avrei sparato una fireball...fai prima e nn restano tracce :D
 
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view post Posted on 13/12/2007, 15:02
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Cosa hai contro i derro?! Hanno tanta dignità quanta qualunqu'altra razza... razzista fireballcaster unclefucker XD

Fai una discussione a parte :sisi:
 
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160 replies since 20/5/2007, 10:26   2631 views
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