| «Il mio compagno dice il vero, ma ciò non fa di noi dei vili cacciatori di ricchezze, se lascerai che te lo spieghiamo: il motivo che ci spinge a cercare quell'albero è il nostro desiderio che gli abitanti di Falan Doorn ricostruiscano la loro splendida città, a loro strappata da una cruenta inondazione. La nostra presenza qui è solo temporanea, nonché interamente casuale, essendo questa la via più breve per raggiungere la nostra destinazione».
"La storia dell'inondazione potrebbe giocare a nostro sfavore, se costei dovesse decidere che si tratti della punizione della Natura" pensa Korial, mentre con fatica cerca le parole per portare avanti il suo discorso, "ma ora come ora non esiste altra via: ciò che spero è che il suo cuore accetti come sincere le nostre parole".
«Infine, per rispondere alla tua domanda, se fossi al tuo posto permetterei alla gente di spiegare le proprie ragioni, prima di intrappolarle o di attaccarle armi in pugno. Questa foresta, così come tutta la natura, non appartiene a te né ad altri, ma è territorio libero in cui chiunque ha diritto di camminare; il tuo atteggiamento aggressivo, inoltre, farebbe sentire qualsiasi creatura in trappola, anche se mossa da buone intenzioni, e la spingerebbe a lottare strenuamente pu di conservare la libertà e la vita. In questo modo mai saprai distinguere i reali nemici dei boschi e degli animali dai semplici viaggiatori come noi».
Il Ramingo tace ancora, assaporando il soave fruscio del silenzio, quindi d'improvviso rinfodera la sua arma e prosegue il discorso con maggior sicurezza, memore delle parole instillate nella sua memoria dal padre:
«Mi duole dirlo, ma le tue conoscenze di guerra sono tanto limitate quanto pericolose, sia per te stessa che per i boschi che tenti di proteggere: in tal modo la situazione potrebbe volgere a tuo sfavore com'è accaduto oggi. Facilmente avremmo potuto rovesciare le nostre sorti, mettendoti a tacere per sempre, ma non è questo il nostro modo d'agire, e mai lo sarà».
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