Introdotto il politeismo sfrenato... by Eldrad, G.U.L.P.s.!

Continuo indisturbato il mio viaggio lamentandomi del fatto che non ci sono più le mezze stagioni come solo un vero vecchio villico sà fare.

appunto sono sbalordito nel vedere questa grossa esplosione in autostrada, pero' mi preoccupa di piu' questo figuro nero che si avvicina a me! butto via la mia coca, accendo la moto e cerco di vedere chi è passandogli accanto lentamente e girandomi un attimo verso di lui con fare discreto...

"Per il grande Allah!" esclamo sorpreso, "tu cammini al contrario!!!!"
"ci credi al destino?" domando con le lacrime agli occhi, poi alzo gli occhi al cielo e mando i ringraziamenti ad Allah per avermi fatto trovare la "star" del musical.
"prima di andare oltre lascia che ti narri una storia, anzi una parabola! No, forse è meglio di no, parabole son quelle cose strane che diceva un altro tizio, ma perchè poi le chiamava parabole? Mica ci si guardava la tv dentro! Bah questa è un'altra cosa che dovrò domandare al Papi... COOOOOOMUNQUE dicevo... ti parlerò di un'uomo che visse all'incirca un secolo fa... egli si chiamava... si chiamava... si chiamava.... (si si è incantato) si chiamava... si chiamava.... si chiamava.... POFFARALLAH! Avvertimi se mi incanto mi raccomando! Comunque costui era un grande cantante e senti un pò cos'era la sua specialità!
Stupr... coff cofff camminava al contrario!!!! Il grande Allah mi ha benedetto con la sua reincarnazione migliorata! Reggiti forte ragazzino stai per diventare una star!!!!!!!"
da qui prendo il tizio e lo trascino avanti cantando a squarciagola il motivetto!

Lungo impermeabile grigio, cappello alla "Io-Colombo" in testa, occhiali da sole e filo d'erba sempre in bocca, avanzo con mezzi pubblici verso poggibonsi, dove sono stato convocato per le mie grandi doti di ballerino (in realtà nella lettera c'era palesemente scritto che Papi voleva vedere questa bizzarra creatura che dicono sia un muflone ma che parla e balla, e quindi lo ha chiamato promettendogli un po' di grana (soldi)). Dalla sardegna prendo una nave e poi un pullman. Nessuno capisce che nn sono un animale, però una ragazzina mi fissava strano...ero tentato di andare lì e aprire l'impermeabile e fare: "TA-TAN!!!" ma mi trattengo....

mi dirigo anke io a Poggibonsi in qualità di biologo il mio ruolo è pressochè fondamentale in questa avventura
a cavallo corro all'impazzata più veloce del vento

ora che ho notato che è ferito mi rivolgo a lui chiedendogli chi è, se ha bisogno di aiuto in qualche modo, dove va e se ha bisogno di un passaggio. Poi inizio a TAMPONARLO cn la mia nettatoia da forno per ripulirlo un po' dalla fuliggine e a mettergli dei tamponi di bende sui graffi e sulle ustioni parlandogli in modo gentile e rassicurante

Dopo due settimane di cammino ininterrotto, (già proprio così ininterrotto!!!!!) ci ritrovaamo in prossimità della città di poggibonsi posta nella conca tra due colline, una cittadina piuttosto fiorente a dispetto della crisi nazionale.
Passando per i campi coltivati il mio nasino si riempiva di uno strano odore che non riconoscevo, era di un acre mostruoso, l'origine dell'odore era situata ai piedi della collina vicino, dove si estendeva una distesa enorme di Pescheti dove i buoni pescatori di poggibonsi coltivavano le loro canne, belle per davvero, ed in alcune era addirittura maturata la lenza! Qui e là nei campi erano sparsi contadini che avvitavano felici e salutavano i passanti con un bel sorriso sdentato.
Che paesaggio bucolico che era!
Avvicinandosi ancora un pò alla cittadina i campi cominciavano a sparire lasciando il posto ai lanciarazzi piazzati in ordine in delle trincee che circondavano la città; anche lì i soldati ti salutavano felici con le loro manine!
Saltellando mi avvicinavo sempre di più alla città ignorando completamente i rantoli del mio amico dietro che evidentemente non era abituato alle marce forzate!
La città era circondata non solo dalle trincee, ma anche da delle belle mura sulla cui sommità scorreva del liquido argenteo che in prossimità delle porte scendeva giù formando una cascata che scintillava al sole di mezzogiorno (si era mezzogiorno) che; picchiettando dolcemente sugli elmi delle due guardie poste ai lati dell'entrata finiva in dei secchi grandi quanto un montone che scarrucolavano l'acqua di nuovo su, era un bello spettacolo! forse non troppo bello per le due guardie che se la beccavano tutta ma per me lo era, "alla facciaccia loro, Cattolici!".
Stranamente non mi fecero storie per entrare anzi mi spiegarono addirittura che quello che scendeva giu veniva chiamato elisir dai fedeli e che automaticamente ti espiava da tutte le tue colpe non appena ti bagnavi, con il fatto delle sempre più frequenti confessioni i parroci si erano organizzati ben bene!
"Mmmm... magari devo proporre qualcosa del genere anche a Kasshim! (il Mio rabbino)" pensai mentre mi "confessavo" ed entravo nella cittadina.
Le strade erano fatte di un asfalto strano, era tutto rosso e molliccio, e al contatto bruciava i piedi. Che fosse per il fatto che fossi Musulmano? Mah... chiesi informazioni ad un viglilante che a quanto pare doveva essersi laureato in fisica nucleare perchè ne sapeva una più del diavolo! Cominciò a fare strani discorsi su riscaldamento globale... qualcosa sul riscaldamento in inverno, qualcosa su dei termoconvecosi piazzati Furbescamente sotto le strade... boh non capivo troppo ma apprezzai la generosità così lo ringraziai con una stretta di mano calorosa quasi quanto quell'erubescente asfalto.
seguendo la strada principale dopo 5-7 minuti si sbucava nella piazza chiamata San Pei patrono dei pescatori che lì ovviamente prosperavano, ma non solo! nelle tante bancarelle disposte a mò di mercatino all'interno della piazza c'erano un sacco di altri prodotti campagnoli! come verdure, frutta, pneumatici e anche qualche bottiglia di buon vino, tutto eccitato mi diressi col mio ormai stremato compare verso una taverna, magari con i nostri pochi spiccioli avremmo potuto affittare una camera per darci una ripulita, per il papi bisognava avere un occhio di riguardo, dal suolo(si perchè oramai il poveraccio strisciava) mi indicò un edificio carino all'angolo tra una viuzza chiamata borgo chiosa e la piazza in questione. Purtroppo non avevo gli occhiali con me e lessi ad alta voce -Borgo chiesa- non l'avessi mai fatto! due zotiche contadine che portavano dei cesti pieni zeppi di pneumatici (che sembravano ancora un pò acerbi dal colorito verdognolo) mi ripresero subito, cominciando a menarmela tantissimo per come si leggesse in realtà il nome sull'origine e sul fatto che non avessi avuto un minimo di rispetto, che questa era la sede del pontificio e così via bla bla bla bla... In conclusione rimanemmo lì una mezzoretta buona prima di poter finalmente entrare nella locanda, era strano che esistessero ancora, ma fu un sollievo per le mie poche finanze.
-Per Allah! Finalmente siamo arrivati!- esclamai con gioia, ed il rumore di piatti e chiacchere finì all'istante... sollevai lo sguardo, sopra il bancone recava scritto il nome della Locanda : "Locanda del Grugno Cristiano di mastro Bonvino" tutti ci guardavano mentre vedevo questo tizio enorme alto 2 metri e mezzo e largo come un armadio a due ante venirmi incontro... non volevo certo stravolgere questo quieto e tranquillo loco col mio essere Derviscio... e con un sorriso imbarazzato mi volsi verso il mio compare.

arrivo ai cancelli della città di poggiobonsi la città non sembra tutto questo granchè...
eppure il nome prometteva bene...
sulla destra sembrano esserci molte fattorie e alcuni campi con tanti contadini...
si sente un forte grugnito provenire dalle fattorie e grandi bovini fuori a pascolare tranquilli, i contadini dai pescheti che lavorano assiduamente

entro in città
la gente del paese sembra essere molto indaffarata camminano senza nemmeno salutarsi tra loro, a testa china immersi nei loro pensieri
i negozi sono stranissimi le armi sono in bella vista quasi ovunque in una vetrina un lanciarazzi insieme a 2 pistole e una mitragliatrice al plutonio ( ) in speciale offerta

scendo da cavallo fermo un cittadino per chiedere informazioni questo mi guarda spaventato non mi dà nemmeno il tempo di aprir bocca che comincia a urlare spaventato e scappa via...
sbalordito non riesco a capire questa reazione sembra come se la città fosse stato l'ipocentro di un terremoto o di una recente invasione... bhà

continuo a camminare al fianco del mio cavallo in lontanaza scorgo operai che da un palazzo scarrucolano delle catene altri che le avvolgono e altri che trasportano materiali... insomma tutti in città sono impegnati in qualkosa è come se tutti avessero bevuto un elisir che li tenga costantemente impegnati a lavorare

c'è una locandina abbastanza simpatica fuori un enorme scatola metallica sempra quelle di quei condizionatori (non so sè va bene come sinonimo di termoconvettore) che si portavano una volta, entro magari qualkuno mi chiarisce (da chiosare ) un pò il significato di questi strani comportamenti e magari ordino anche del buonvino.

dentro l'aria è puzzolosa ( ) e caldissima chissà che stanno cucinando.
il calore è insopportabile riesco a stento a respirare tutto cioè che sembra essere di metallo ha un aspetto rossiccio qunasi come se stesse fondendo ...
esco immediatamente da lì forse non si trattava di una locanda :S

Edited by DNA ZerOne - 8/12/2009, 13:05

Arrivato a poggibonsi,scendo dalla mia mietitrebbia,vicino a un pescheto,e bevo un buonvino fatto dall'uva dell'orto dove coltivavo,chiamato anche "elisir" perchè si dice faccia molto bene.
Mi incammino per la città,tra macchine che producono rumori scarrucolanti.

Impovvisamente da un chiosco termoconvertito esce il razzo di un lanciarazzi,che va a colpire un bovino,il quale dopo un grugnito esplode.

Tradizioni locali,immagino...

Continuo il mio viaggio verso la villa del papi,non vedo l'ora di vedere il prato della sua villona...

Ero infine arrivato al Trocadero di Poggibonsi, "quale magnificenza, quale gloria ha attraversato nei secoli i prodi che si sono avventurati per queste mura..e ora siamo noi i prodi, che siamo stati chiamati a compiere il nostro destino. Quale sorte ci sarà rivelata in questo posto, quale strada imboccherò da domani?!" Mentre penso ciò, mi sfugge un grugnito...mi riprendo, scuoto la testa, asciugo la bavetta che stava calando e mi schiarisco la voce con una beeeella belata. Mi avvio, verso l'ipocentro di tale splendore, erubescente poichè mi è preso il singhiozzo..[ora, dovete sapere che quando singhiozzo, mi viene da grugnire, come un maialotto, e per questo ne provo gran vergogna fin da quando ero piccolo]. Tutto concentrato a cercare di ignorare i grugniti, e penso tutti sappiano quanto è noioso il singhiozzo, non mi accorgo della direzione in cui sto andando, e casco dentro a un pescheto. "Corpo di mille balene", rialzandomi. Se non altro è passato il singhiozzo! Continuo a camminare, un po' bagnato ma almeno sveglio e attento a dove metto i piedi. Che bellezza, tutta la strada è piena di persone che vanno e vengono, carri e motocarri di ogni genere, è ricolmo di gente che scarrucola la proprio mercanzia a destra e a manca. Quando ecco che si affianca un mercante a me bisbigliandomi: "ho dei termoconvettori niente male...vuoi provare?" e un altro: "vuoi comprare dei lanciarazzi? potresti far fuori l'intero trocadero con un paio di questi". Impressionato da queste due indecenti quanto terroristiche proposte, mi metto a camminare più veloce, ormai certo che anche il posto più bello possa avere le mele più marce.
Un mercante invece cattura la mia attenzione, poichè vende cose che richiamano la magia antica, e mi sembra molto interessante. Mi avvicino, guardo le ampolle ricolme di liquido, delle specie di elisir, e chioso i libri che possiede...Ok, stavo chiosando calendari di top model....e gli elisir altro non erano che energy drink....ma cosa vi aspettate da un povero muflone di montagna, che al massimo è stato salutato da Heidi? ....continuo per la mia strada, fino ad arrivare all'enorme porta del Trocadero. Busso, pensando "porco bonvino..eee, volevo dire bovino!"

up ma non si gioca +?