Scena 4
E' primavera, sbocciano i peschi, i crisantemi, in una città a parer deserta, solo poche persone qua, e là...
Là distante dalla città una campanga... recinti, muli, un casale in legno...
un pick-up Jugular, anonimo, nero, sgomma e sterza verso la casa...
risgomma per parcheggiare, si ferma... Scende dalla portiera del conducente un giovine nero trentenne in abito nero, lentino da sole e pizzo irto... Dall'altro un uomo sulla quarantina, bianco dai capelli bianchi, sistemati, anche lui con occhiali da sole e col completo nero, camicia bianca e cravatta di nuovo nera... bussano alla porta...
Una donna apre di poco la porta, fin quando la catenella che la tiene mezz'aperta mezza chiusa tende al massimo...
'Giorno, chi siete voi?Il bianco:
Lei è la signora Back?Non sono ancora la signora Back, il mio futuro marito è andato in America a combattere per la patria...
Signora Back, siamo agenti federali dell'Estonia... mostra il distintivo... veniamo direttamente da Tallinn... volevamo dirle...La donna apre la porta, d'improvviso, quasi piangendo ma composta, e dice a quelli
Lo so, non completiate le vostre frasi, lo so...Il giovine alzando la voce
...Signora noi dobbiamo, non possiam farci niente, i nostri ordini son questi... hanno abbattuto il caccia di vostro marito durante una missione di spionaggio per conto della patria... grazie a lui abbiamo fotografato quasi tutto il continente, siamo riusciti ad organizzare uno sbarco in messico! li abbiamo in pugno...
Forse non avete capito... A ME NON SERVON LE MEDAGLIE, I MERITI O I COMPLIMENTI, VOLEVO MIO MARITO! e voi ve lo siete pigliato... lui credeva nella patria, in questa guerra... e credeva di ritornare... adesso via, via dai miei poderi... devo lavorare... non disturbatemi, devo rimanere sola...Quasi piangendo li congeda e chiude loro la porta...
I due risalgono sul pick-up, agli stessi posti di prima, rammaricati, e sembra che la stessa guida del nero sia meno spericolata e più seria... se ne ritornano in capitale...