Che giocatori ci tocca sopportare..., discussione seria farcita di humor

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phaethon
view post Posted on 23/5/2011, 12:55




Ecco come intendevo una discussione sui tipi di giocatori che ci possono capitare. Parte da uno spunto umoristico di categorizzazione a stereotipi, per poter individuare chi abbiamo di fronte e come farli divertire (e divertirci in qualità di DM).

lista di stereotipi incompleta:

POWER-PLAYER (PP)
Il Power-Player utilizza il suo personaggio come una pedina, lui gioca per vincere... quello che definisce il PP non e' tanto il potere del suo personaggio ma il fatto che l'unica cosa che conta e' utilizzare al massimo dal punto di vista delle regole il suo personaggio per poter "vincere". In effetti tutte le decisioni di un PP sono indipendenti dalle conoscenze, dagli interessi e dagli scopi del personaggio che anzi non esistono, per il PP il personaggio e' solo una collezione di abilita', attrezzature e bonus.

MUNCHKIN (MK)
Il Munchkin e' la versione piagnona del PP, questo oltre a tutti i difetti di cui sopra, in piu' non vuole neanche contemplare l'idea di perdere o di dover affrontare la seppur minima difficolta', e quindi si comporta come il PP ma in piu' si lamenta continuamente. Spesso utilizza manuali inesistenti, talenti inventati per potenziare o interpreta le regole a modo suo!

POWER-PLAYER vs. MUNCHKIN
In pratica il PP ed il MK usano il GdR come un videogioco, ma il MK userebbe i cheat code se ci fossero.

RULE-LAWYER (RL)
Il Rule-Lawyer ha il vizio di citarti a memoria le regole per farti applicare tutti i modificatori del caso (che lui ritiene ti stai scordando)...nel modo piu' odioso e SEMPRE a tuo sfavore. NON è un RL chi ti dice "Aspetta! Hai un +4 perché lui è di spalle, non l'hai mancato!".
Inoltre, il RL stressa oltre ogni confine: se le regole tendono ad una situazione contro le leggi della fisica, il buon senso ha la peggio... "Lo dicono le regole!".

MIN-MAXER
Il min-maxer invece applica le regole solo alla creazione del personaggio e all'acquisizione di nuove capacità/caratteristiche/poteri per ottenere il personaggio massimamente efficace; la scelta di un'abilità o potere è dettata dal suo valore in termini di bonus invece che dalla sua omogeneità al personaggio.

HACK & SLASHER (H&S)
L'Hack-n-Slasher invece prova grande gratificazione solo nel combattimento. Lo vedrai ingozzarsi di patatine e cocacola fino a quando sentirà la fatidica frase: "Tirate l'iniziativa!" a quel punto il buon SLASHER inizierà ad attaccare qualsiasi cosa si muove. Lo SLASHER è caratterizzato spesso da un talento INCALZARE in tutte le sue versioni...

TRUE ROLE-PLAYER
Si designa con questo termine un giocatore che richiede che venga recitata in prima persona ogni singola parola e gesto dei propri personaggi, che bisogna sviluppare all'inverosimile ogni dettaglio senza considerazioni sull'effetto nel gruppo di queste esagerazioni.


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discussione seria ora:

È possibile riscontrare questi tipi di giocatori nella versione descritta, alcuni ancor più estremi, altri più blandi o delle vie di mezzo tra due o più "versioni".

Il manuale del DM della quarta edizione, se non sbaglio, categorizza i giocatori in altri modi, tra i quali "il leader", "la voce del gruppo", "il taciturno" ecc.

A mio avviso il ruolo del DM è quello di capire chi ha di fronte, cercare di limare eventuali differenze tra i vari giocatori (in casi estremi e per evitare litigi idioti allontanare qualcuno dal tavolo di gioco) e modificare la campagna in maniera tale da riuscire ad accontentare tutti.

Un approcio troppo rigido in qualità di DM, se non ben spiegato e con il benestare dei giocatori, può risultare in una brutta esperienza.

La presa di posizione "se ti va bene è così altrimenti te ne vai", se non ben giustificata è fuori luogo, visto che si tratta di un gioco e non di un lavoro.

Alla stessa stregua anche un approcio eccessivamente permissivo, se non ben condiviso da tutti, può portare a cattive esperienze. Si sa che diversi giocatori tendono a sfruttare ogni margine di manovra possibile ed in presenza di un gruppo sbilanciato ne beneficeranno solo alcuni giocatori.

Lungi da me voler stilare una guida in merito, ma voler riportare la mia esperienza e le mie considerazioni in merito, ritengo estremamente importante capire chi si ha di fronte prima di iniziare a masterare.

Nei vari manuali del DM viene comunque riportato di accogliere con entusiasmo nuove idee ed approci, se non assurdi, e premiarli. In fin dei conti il manuale meno rigido e più elastico è proprio quello del DM. Tant'è che nel character builder della quarta edizione è possibile inserire le houserules.
Se un determinato tipo di azione non è specificatamente vietato il DM non può nascondersi dietro ad un "il regolamento non lo prevede", poichè la risposta di un giocatore che i manuali li ha letti è automaticamente "prevede la possibilità di fare qualunque cosa non espressamente vietata, assurda e che sia oggettivamente valutabile".

Ostinarsi su una risposta piuttosto che sull'altra scatena una discussione dannosa. Un regolamento inflessibile applicato equivale ad un videogioco, uccidendo la componente tanto cara a molti del GdR. Un regolamento eccessivamente permissivo equivale anch'esso ad un videogioco, con i cheatmode.

Esprimete il vostro parere in merito, sulle vostre esperienze in qualità di DM e come avete gestito determinati giocatori!

Grazie a tutti.
 
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view post Posted on 23/5/2011, 14:07
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Imperatore di Giada

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Io per ovviare a tutte queste problematiche ho direttamente smesso di giocare a dnd e sono passato ad altri giochi.Successivamente quei giochi che mi sembravano comunque migliori hanno rivelato gli stessi difetti.Ora gioco ai New Wave e non ho alcun tipo di problematica.

Comunque,ricordando i tempi in cui giocavo:
Ho sempre cercato di utilizzare ciò che piaceva ai giocatori.Spesso chiedevo addirittura se una data scena la volevano giocare oppure no (per andare alla città dovete attraversare il bosco,volete giocare le scene nel bosco oppure andiamo direttamente alla città) e bene o male inserivo roba per tutti,chiaramente con tutti i problemi del caso.E' difficile mettere insieme un gruppo di amici,ognuno con idee differenti in merito al gioco,quando ognuno vuole qualcosa dal gioco stesso.
Nella fattispecie mi sono trovato sempre più con giocatori che guardavano prima alle caratteristiche e poi al personaggio.Ma è giusto così.Perchè dovrei privarmi di qualcosa per il bene della storia quando sono l'unico a farlo?E' divertente?FIno a che punto?
Una volta ho giocato un'elfa stregona con forza,destrezza e costituzione alte e carisma medio(13).In combattimento usavo la magia per pomparmi e combattere in corpo a corpo,lei stessa si definiva guerriera.Mi sono divertito?si,a ruolarla,ma durante i combattimenti il guerriero pestava di più e il mago era comunque un incantatore più forte.Il gioco era sbilanciato?Si,ma a me non è fregato niente fin quando non mi sono trovato nella situazione in cui il mio pg era troppo debole per lo scontro perchè non avevo min\maxato le possibilità(se lo avessi fatto non avrei avuto problemi).
Ma tutto questo è dato dal fatto che io ho un modo di vedere il gioco e i miei amici differente.E lo stesso gioco non può accontentare tutti
 
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view post Posted on 23/5/2011, 18:04

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Appena letta, mi ha fatto pensare subito a quest'altra :asd: . Chiaramente è una Discussione umoristica, ma si possono trovare non poche analogie.
 
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phaethon
view post Posted on 24/5/2011, 13:18




CITAZIONE (Ramiant @ 23/5/2011, 19:04) 
Appena letta, mi ha fatto pensare subito a quest'altra :asd: . Chiaramente è una Discussione umoristica, ma si possono trovare non poche analogie.

ma è appunto da queste discussioni che saltano fuori le giocate più divertenti, compresa quella sul "Things I'm not allowed to do while playing D&D"

:D
 
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TheMaliuswod
view post Posted on 22/9/2012, 12:40




I miei giocatori ancora prima di iniziare volevano tiri alti. hanno tirato 5d6 prendendo solo i tre tiri migliori per ogni caratteristica. a uno di loro è uscito un 7 e dopo tentativi di contestarlo l'hanno accettato a malincuore.. gli altri hanno tutti tiri tra il 10 e il 17. mi sono state richieste anche armi forti personalizzate.. ma considerando che la campagna è iiziata al livello 1 non potevo accettare. è la mia prima esperienza come master ma dopo la prima sessione della scorsa settimana mi sono già stufato. sembra che ogni difetto dei personaggi sia fonte di contesstazioni. per ogni arma richiestami ho calcolato quanto sarebbe dovuta valere in MO. gli ho spiegato a che livello potevano ottenerla e che partire con quelle armi o armature era sbilanciato.
 
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view post Posted on 23/9/2012, 07:49
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I difetti, le mancanze, i tiri bassi, le angherie, le sfortune, etc., sono UNA RISORSA.

Provo molta più soddisfazione a interpretare un personaggio sicuramente valido (è il tuo caso, da come ho capito), ma con qualche difetto evidente.

ESEMPIO forse un po' troppo fuori norma o.O
Baden Fenobyto: caratteristiche MOSTRUOSE. INT 18+ (ad aumentare!), CAR 18 (alienista: le donne si piegano ai suoi tentacoli), SAG 9 e poi 7 e poi sarebbe scesa a 5...
Puoi immaginarti un tipo splendido, brillante, dalla battuta efficace e un vero galantuomo.
Però sprovveduto, che si caccia sempre nei guai, che se c'è da fare una scelta di buonsenso la sua sarà sempre quella contraria PERCHÉ è logicamente quella giusta..., che si fida di chi non si deve fidare e non si fida di chi si deve fidare...

Ora, se avesse avuto una saggezza non dico 13, ma anche fissa a 10, secondo me sarebbe stata una noia interpretarlo.



Poi vabbeh, ci sono casi estremi.
Una volta avevo in gruppo (interpretavo un halfling del deserto-imam) un druido vecchio, rachitico, zoppo, lercio, puzzolente, rattuso e molesto. Aveva mi sembra Cos, Des e Car basse, ma sopravviveva e faceva il culo.
 
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balianor
view post Posted on 8/10/2012, 10:20




Quoto interamente Eld, la perfezione, soprattutto all'interno dell'ambito interpretativo, genera noia e insoddisfazione perchè tutto diventa scontato, automatico.
D&D da il massimo soprattutto quando riesce a creare uno spaccato di vita credibile, che può essere messo in relazione con la vita reale.
Solo in questo modo l'esperienza di gioco può essere davvero totale e appagante. :)
 
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view post Posted on 8/10/2012, 15:18
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Imperatore di Giada

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tipo...il mio post dopo quello di Eld dov'è finito??????
CITAZIONE
D&D da il massimo soprattutto quando riesce a creare uno spaccato di vita credibile, che può essere messo in relazione con la vita reale.
Solo in questo modo l'esperienza di gioco può essere davvero totale e appagante

dnd da il massimo quando ci sono mostri da uccidere....il gioco è fatto per quello :D
 
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view post Posted on 9/10/2012, 13:45
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D'accordo con Tariel. Ma a me piace la fuffa. (e dovrei cambiare gioco)
 
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view post Posted on 20/10/2012, 17:57

Il Signore delle Terre Dietro l'Angolo

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Alla fine sì, per quante volte abbiamo affrontato il discorso, siamo sempre arrivati alla conclusione che ha detto Tariel: che D&D è un gioco basato su mostri da uccidere che cerca di abbracciare anche altri aspetti (e lo fa male). Se lo scopo del gruppo è raccontare una bella storia ci sono molti giochi che girano meglio, altrimenti si può fare affidamento sulle House Rules e si cerca di riempire le lacune di D&D...
 
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9 replies since 23/5/2011, 12:55   92 views
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