Torchbearer, un gioco di Luke Crane

Torchbearer è un gioco che deriva da Burning Wheels (sempre di Crane) e che si rifà al vecchio DnD. Ogni giocatore interpreta un personaggio classico del gioco a cui si fa riferimento (nel mio gruppo siamo due umani maghi, un paladino, due elfi e un ladro umano) e il gioco si svolge per quest. Detto così uno si potrebbe chiedere "altro gioco visto e rivisto" e invece ci sono delle piccole cose da scoprire molto divertenti. Sarò breve e salterò qualcosa perchè ho fatto solo una partita e ci sono meccaniche che ancora mi sfuggono, poi dirò di più

1)Creazione del personaggio
La creazione è molto semplice, si sceglie una razza\classe e al primo livello tutte le caratteristiche,abilità ed equipaggiamento sono già determinati, anche gli incantesimi. Poi a seconda di come si risponde a determinate domande (prestabilite) queste si modificano.

Gioco
Si gioca al "solito modo", i pg fanno gruppo per risolvere una quest (quella nostra è "riportare il tesoro degli elfi all'imperatore). Ogni volta che un giocatore tira un'abilità segna se ha fallito o ha avuto successo, ogni tot(mi pare 8 ma forse sbaglio) di successi o falliti l'abilità cresce di un livello.
Ogni 4 tiri finisce un turno e i pg ottengono una condizione (arrabbiato, affamato, stanco e altre che ora mi sfuggono) che cambiano i tiri di dado e le abilità da poter utilizzare (ad esempio, la magia dardo di eldritch è più forte quando il mago è Arrabbiato, ma quando il personaggio è in quello stato non può usare le "wises" (conoscenze specifiche di alcune cose) per ottenere vantaggi). Per rimuovere le condizioni occorre fare "campo", trovare un posto adatto, mangiare (si ,mangiare, ecco che le razioni e saper cacciare diventa fondamentale) e riposarsi. Se non si può fare, sono cavoli amari
I tiri comunque sono in media pochi, anche perchè si può tirare una volta sola e lo fa solo un pg, gli altri possono aiutarlo fornendogli un dado, ma solo se hanno l'abilità adatta e descrivendo in che modo lo aiutano.
Noi in due ore e mezzo circa di gioco abbiamo circa tirato 6 volte in tutto.
Ci sono poi altri dettagli come i punti fato e persona, i check, le wises e gli aspetti, che vi spiegherò successivamente, quando anche io avrò capito come usarli

Combattimento
Il combattimento è molto tattico. Si decide l'obbiettivo dello scontro (uccidere, rapire, fuggire, ad esempio) e le abilità che entrano in gioco cambiano in base all'obbiettivo. Poi, il master segna tre mosse per i nemici (tra attacco, difesa, finta e manovra) in segreto e i pg dichiarano le loro mosse o si agisce in simultanea. Ogni mossa agisce in maniera o indipendente dall'altra o in contrasto. Tipo, Attacco e Difesa si contrastano tra loro e vince chi ottiene tirando i successi più alti con i dadi. Attacco e Attacco agiscono in maniera indipendente.

Esempio.
Nella partita iniziale a un certo punto siamo stati circondati da alcuni nemici. Il mio personaggio ha l'istinto "se sono in pericolo mi riparo" per cui mi sono nascosto tra il paladino e l'elfo prima di poter essere un facile bersaglio. L'Istinto è una cosa che viene decisa dal giocatore mentre fa la scheda e seguirlo fornisce punti esperienza, così come la motivazione. Il master decide i "punti vita" dei nemici (l'obbiettivo è catturare, quindi non si tratta di punti ferita per ucciderli) e noi tiriamo i nostri(stesso motivo). Decidiamo le azioni, la prima del master è Attacco, così tira i dadi e ci sottrae i punti ferita "virtuali" che ci fanno avvicinare alla sconfitta. Io Attacco usando Dardo di Eldritch, tiro 5 dadi e ottengo solo 1 successo che toglie 1 dei 5 punti vita dello scontro. Se avessi ottenuto 5 avrei fatto finire il combattimento subito....

Per ora mi fermo qua, così posso rispondere a qualche domanda e appena rigioco e capisco altre meccaniche e altre cose ve le posto

Edited by Tariel - 28/1/2014, 20:14