CITAZIONE (Tariel @ 21/8/2016, 22:02)
Sarebbe da stilare un elenco di tutte le volte che abbiamo usato la regola 0 nelle nostre partite.
@ Tariel: la riduzione
ad zerum che fai è talmente drastica che rende inutile qualsiasi manuale pubblicato. Mi verrebbe allora da chiedere perché esiste un regolamento dove la Regola Zero esiste e perché - tutto sommato - viene utilizzato per il suo 95% di contenuto.
Mi verrebbe ancora più provocatoriamente da chiedere perché a questo punto non si riduca
ad menum unum, e cioè considerare ogni interazione tra giocatori come parte di un più grande
contratto sociale che si sia instaurato tra di loro. Perché allora i giocatori non narratori accettano quasi del tutto passivamente la superiorità gestionale di un narratore? (qualora esista narratore)
Io mi do una risposta semplice: il regolamento è un
esempio di gioco a cui possiamo giocare tra le innumerabili possibilità di giochi a cui possiamo giocare. Nel presentare un particolare regolamento invece di un altro, si creano delle
preferenze implicitamente accettate dal gruppo che si adegua ad esso. È oggettivamente più difficile fare di testa propria dove è prevista una regola che nel caso dove non sia prevista. Essendo quindi noi giocatori (master compreso) animali che vanno al risparmio di energie, ci adeguiamo molto più facillmente a regolamenti pronti così come sono che a cambiarli o a farne perfino di nuovi. Saremmo invogliati a cambiare regolamento solo se il vantaggio che potremmo ricavarne sia evidente e passare da un regolamento all'altro richieda un piccolo sforzo. Una sorta di
rule lock-in simile al
vendor lock-in in economia o all'
energia/barriera di attivazione in termodinamica chimica.
La reazione è favorita (si guadagna energia andando più in basso da sx a dx), ma è necessario spendere energia per scollinare il dosso.